Anche il Comune dovrebbe “azzardare”

la ludopatia ai tempi del coronavirus

Il nostro Comune si è aggiudicato, ormai da tempo, la maglia nera nel gioco d’azzardo. Secondo i dati dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli, nell’anno 2019 sono stati spesi 73.501.803,01 euro di cui 23.833.785,31 in VLT (Videolottery) e 23.328.996,83 in AWP (New Slot).

Sono cifre esorbitanti che crescono ormai ogni anno e che dovrebbero, ancora una volta, far riflettere l’intera comunità sull’emergenza, silenziosa e molto spesso sommersa, della ludopatia.

Nel periodo storico in cui ci ritroviamo, il fenomeno sociale della dipendenza da gioco d’azzardo non sta ricevendo la giusta attenzione da parte delle istituzioni statali e locali. Il governo si è “semplicemente” limitato, con appositi decreti, a limitare e/o sospendere alcuni tipi di gioco con il solo obiettivo di vietare ed evitare assembramenti, generando un aumento, inevitabile, delle giocate online.

Il problema resta comunque importante, soprattutto perché il rischio che la vincita possa essere vista come l’unica soluzione in una crisi economica senza precedenti, può far cadere nella trappola della ludopatia tantissima gente. 

Tutti gli enti pubblici e non del nostro territorio, dovrebbero sensibilizzare sul tema della ludopatia, mettere in campo tutte le strategie e iniziative possibili affinché ci sia più informazione e formazione, offrendo al tempo stesso un adeguato sostegno ai giocatori patologici. Anche gli stessi gestori di attività commerciali in cui si gioca dovrebbero essere formati e ricevere le giuste informazioni sulla valutazione del rischio da gioco, sui primi segnali di dipendenza e su come fronteggiare un fenomeno che spesso diventa fuori controllo.

Al tempo stesso, si dovrebbe procedere all’applicazione della Legge regionale n.43 del 2013 “Contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico” successivamente modificata ed integrata dalla Legge regionale n.21 del 2019.

L’adozione di un Regolamento Comunale che stabilisca gli orari di apertura e chiusura delle sale pubbliche da gioco, gli sgravi fiscali (in molti comuni sono previste agevolazioni fiscali sull’imposta comunale unica relativa alla Tari), la localizzazione e requisiti dei locali (il cosiddetto distanziometro) rappresentano solo alcuni esempi di azioni che potrebbero essere messe in campo per permettere al nostro Comune di fare finalmente un passo importante e determinante nella lotta alla Ludopatia.

Al tempo stesso l’Amministrazione potrebbe dotarsi dell’APP. SMART (Statistica e Monitoraggio della Raccolta Territoriale, https://www.adm.gov.it/portale/smart) attraverso cui monitorare il flusso di gioco su rete fisica e la verifica dell’applicazione del Regolamento Comunale, soprattutto in riferimento agli orari di gioco.

Dipendenza da gioco: sintomi e cura - IPSICO

Come Associazione Humanamente abbiamo già messo in campo diverse iniziative da diverso tempo (ricerca sociale, sportello di ascolto, consulenze) che vanno nella direzione della sensibilizzazione e analisi di un fenomeno che ha inevitabilmente un impatto, ovviamente negativo, sulla qualità di vita delle persone. Il nostro auspicio è che si possa proseguire in questa direzione attraverso una maggiore collaborazione tra le realtà del territorio, l’Amministrazione Comunale e chiunque voglia dare il proprio contributo per arginare questo problema.

In questi mesi abbiamo sperimentato quanto sia difficile vivere in una situazione di chiusura, isolamento, paura, cerchiamo di dare una svolta alla nostra vita e di uscire da quella forma di schiavitù e dipendenza chiamata ludopatia!

Per info e contatti:
Pagina Facebook: “Mi Gioco la Vita”
Tel: 080/3212174
Mail: migiocolavita@gmail.com

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